Prendiamoci cura della Terra

E l’uomo incontrò il cane

Da qualche anno è scoppiata una nuova moda: i cani da borsetta. Vediamo eleganti signore con borse alquanto voluminose da cui spunta il muso di un cagnolino. Spesso queste povere bestiole sono anche infiocchettate e i fiocchi sono in tinta con l’abbigliamento delle eleganti signore. Il dramma di queste povere creature culmina con il fatto che vengono trattati come bambini, si sentono spesso le eleganti signore pronunciare frasi come “vieni da mamma”, “guarda cosa ti dà la mamma” e così via. Così si capisce che le eleganti signore non sanno dove abita il rispetto verso i bambini e neppure quello verso gli animali.
Quello che viene spacciato per amore per gli animali altro non è che esibizionismo da quattro soldi a spese di questi poveri animali miniaturizzati a cui è stata sottratta la dignità e la taglia dei loro progenitori lupi. Tenere un povero animale in una borsetta significa tenerlo prigioniero in uno stato di isolamento nel quale non può ricevere dall’ambiente le più elementari notizie. Un cane che non cammina, non annusa, non lascia segnali per altri soggetti della sua specie, non riesce a capire dall’ambiente dove si trova e cosa sta succedendo intorno a lui.
E’ questo il motivo che per marzo sono felice di consigliarvi la lettura di “E l’uomo incontrò il cane” del grande Konrad Lorenz, Premio Nobel 1973 per la medicina in riconoscimento della sua opera fondatrice di una scienza che rivela sempre più la sua enorme portata: l’etologia. Spero che questa lettura vi spinga ad indignarvi e a protestare quando vedrete il muso di un cane sporgere da una borsetta.

In E l’uomo incontrò il cane, Lorenz prova ad immaginare come può essere stato il primo incontro fra l’uomo e quello che sarebbe diventato un caro compagno della sua vita e, in alcuni casi, del suo lavoro, creando un legame che sarebbe durato per millenni. Nell’immaginare questi primi approcci Lorenz crede chepossano essere avvenuti fra lo sciacallo dorato e l’uomo, ma la teoria di Lorenz si è rivelata fallace, superata dagli studi successivi che lui, per questione di mezzi, non poteva condurre. Il cane non deriva dallo sciacallo, è comprovato: è il lupo l’unico progenitore del cane.

Autore: Konrad Lorenz | Traduttore: Amina Pandolfi
Editore: Adelphi, 1977 | Pagine: 136, Brossura
Titolo originale: So kam der Mensch auf den Hund
EAN: 9788845901638

Ma, pur essendo superato su questo argomento, il libro ci parla della vita di un uomo col suo cane, dandoci preziose indicazioni comportamentali, lasciando le loro tracce in tutte le complesse forme di intesa, obbedienza, odio, fedeltà, nevrosi che si sono stabilite nel corso della storia fra cane e padrone. Spesso ricorrendo a dei casi a lui stesso avvenuti, Lorenz riesce in queste pagine a illuminare rapidamente tutto l’arco della «caninità» con la grazia di un vero narratore, con la precisione e la sottigliezza di uno scienziato che ha aperto nuove vie proprio nello studio di questi temi, con la fertile intelligenza di un pensatore che, attraverso le sue ricerche sugli animali, è riuscito a porre i problemi umani in una nuova luce.

In questo saggio che conserva intatto il suo valore, Lorenz approfondisce in modo dettagliato l’argomento del comportamento canino che aveva già, in qualche modo, anticipato nel famoso “L’Anello di Re Salomone”. Nel corso dell’opera, Lorenz esprime le sue osservazioni ed esperienze riguardo ai cani con cui ha convissuto nel tempo arrivando a dire che alcune volte i padroni danno una interpretazione sbagliata su certi comportamenti canini. Grazie ai suoi esperimenti è riuscito a provare che i cani hanno coscienza e sentimenti. Sentimenti che in molti casi si rivelano più forti di quelli umani: un cane non si sognerebbe mai di abbandonare il proprio padrone ma quest’ultimo invece potrebbe…

Crediti
Autore: Anna Lacci è divulgatrice scientifica ed esperta di educazione all’ambiente e alla sostenibilità e di didattica del territorio. E’ autrice di documentari e volumi naturalistici, di quaderni e sussidi di didattica interdisciplinare, di materiali divulgativi multimediali.