Primi passi…

E’ proprio dei primi passi che l’etologia, intesa come scienza moderna, ha mosso che vogliamo parlare consigliando “L’anello di re Salomone”, il libro che ha fatto conoscere Konrad Lorenz e le sue ricerche al grande pubblico.
Considerato da molti il fondatore dell’etologia, Lorenz fu insignito nel 1973 del Premio Nobel per la fisiologia e la medicina, insieme a N. Tinbergen e K. von Frisch.

I suoi studi sui codici di comportamento, territorio, significato dell’aggressività, natura degli istinti e soprattutto sull’imprinting, oltre che gli studi comparativi fra il comportamento degli animali e quello dell’uomo, hanno cambiato la visione umana sul comportamento animale.

Pubblicato in Austria nel 1949 con il titolo “Er redete mit dem Vieh, den Vögeln und den Fischen”, solo nel 1989 fu pubblicato in Italia per i tipi di Adelphi come “L’anello di re Salomone”. Attualmente è alla sua ventiduesima edizione.

Chi non lo ha mai letto, anche se può aver seguito documentari e articoli sulla natura selvatica, troverà comunque stupefacente sapere che i pesci possono essere estremamente passionali; che le tortore sono più feroci dei lupi con gli animali della propria specie; che un’oca può credere di appartenere alla specie umana e, in particolare, di essere la figlia dello scienziato che l’ha covata.
Chi lo ha già letto tornerà volentieri a leggerlo, non solo per scoprire cose che probabilmente non aveva notato durante la prima lettura, ma perché Lorenz era uno scienziato che aveva il dono di saper raccontare. Ha saputo vivere con gli animali con una curiosità, un’affettuosità verso ogni creatura, un senso del gioco e un dono del raccontare le loro storie, che mai ha manifestato così compiutamente come nell’«Anello di Re Salomone».

L’Autore si rivela divertente ma nello stesso tempo enuclea interessanti teorie, che quando furono scritte erano a dir poco rivoluzionarie. “L’anello di re Salomone” è un libro eclettico ma non pesante, divulgativo per la sua forma aneddotica ma allo stesso tempo rigorosamente scientifico, sia per gli studi sugli animali che per la riproposizione di questi sull’animale uomo. Lorenz ci racconta a suo modo, con la sua passione, il suo lavoro, il modo in cui lo porta avanti, le avventure, le disavventure, i fatti buffi e la peculiarità che hanno contraddistinto la sua vita di etologo, osservatore e convivente con animali. Più e più volte però, lungo il corso del libro, ci avverte di non farci ingannare e di non riportare gli atteggiamenti degli animali sugli atteggiamenti umani. Ma leggendo le storie e i commoventi comportamenti di alcuni di loro, riesce davvero difficile immaginare che non siano poi così distanti dai sentimenti, dalle passioni e dai processi cognitivi tipici dell’uomo.

Crediti

Autore: Anna Lacci è divulgatrice scientifica ed esperta di educazione all’ambiente e alla sostenibilità e di didattica del territorio. E’ autrice di documentari e volumi naturalistici, di quaderni e sussidi di didattica interdisciplinare, di materiali divulgativi multimediali.