Prendiamoci cura della Terra

Se la Terra ha sete

Siccità prolungata, estati torride interrotte da nubifragi e alluvioni disastrose sono cronaca di tutti i giorni in questo nostro territorio devastato. La vita di chi coltiva la terra diventa ogni giorno più difficile: basta un grosso temporale, una grandinata per perdere in pochi attimi interi raccolti, il lavoro di mesi. Nelle piccole comunità rurali i “capricci” climatici sono causa di grandi disagi, oltre ai raccolti si perde la ragione dell’intera collettività, i paesi si spopolano, gli abitanti cercano una nuova vita nelle città, lontano dalle proprie radici.

Autore: Guido Conti | Editore: Bompiani, 2023
Pagine: 192| EAN: 192

Con un linguaggio diretto e semplice come la gente che vive nei borghi rurali, Guido Conti nel suo romanzo “La siccità” ci conduce a Montù Beccaria, paesino dell’Oltrepò Pavese, dove piccole aziende familiari lottano per andare avanti e dove la terra crepata è diventata polvere per la mancanza di piogge minacciando la vita e il futuro della comunità. Lì vive Andrea, il protagonista, un ragazzo che va a scuola e vive con la famiglia e che diventa testimone dei cambiamenti indotti da una siccità che ormai dura da due anni e non dà tregua.

Anche tutti gli animali selvatici hanno preso a comportarsi in modo strano; assetati e in cerca di cibo si avvicinano sempre di più ai centri abitati e si sono fatti aggressivi, i tassi alla ricerca d’acqua e di fresco scavano tra le tombe del cimitero, i cinghiali aggressivi e numerosi, assetati e affamati uccidono Bill il vecchio cane di Andrea, che tentava di ostacolarli nelle loro incursioni. E poi ci sono i danni  provocati da caprioli, istrici e volpi. 

La poesia e la bellezza della campagna si infrangono così contro la tensione provocata dall’annunciata perdita dei raccolti che sfocia in una guerra contro la fauna selvatica colpevole di devastare vigneti, orti e pollai e con l’installazione di trappole e tagliole.

Travolto da questo turbine di eventi Andrea vorrebbe fuggire come molti altri hanno fatto prima di lui. Non ce la farà a lasciare le proprie radici e, pur combattuto tra il desiderio di andar via e quello di restare, anche per l’amore per un cucciolo di volpe trovato accanto alla madre finita in una tagliola, deciderà di restare, nonostante non condivida la reazione crudele di suo padre e suo zio nei confronti degli animali selvatici.

Dolore e perdita si susseguono in questa lunga estate torrida e per Andrea sarà un momento di crescita, di consapevolezza e di amore per ogni dettaglio che la natura ci manifesta in tutte le sue stagioni.

Guido Conti è scrittore, illustratore, editore, saggista e insegnante. Ha vinto il Premio Chiara 1998 per i racconti de “Il coccodrillo sull’altare”, il Premio Selezione Campiello 1999 per “I cieli di vetro”, il Premio Hemingway 2008 per la critica con “Giovannino Guareschi, biografia di uno scrittore” e il Premio Carlo Levi 2013 con “Il grande fiume Po”. Come insegnante ha pubblicato “Imparare a scrivere con i grandi”. Da oltre vent’anni tiene laboratori di didattica della lettura e della scrittura dalle scuole elementari ai master universitari di comunicazione.

Crediti

Maria Beatrice Lupi. Naturalista, esperta in formazione, progettazione per lo sviluppo sostenibile, metodologie partecipative e progettazione europea.  Attualmente si occupa di divulgazione e di educazione alla sostenibilità.