Prendiamoci cura della Terra

Il cielo di Dicembre regala emozioni: Superluna, Orione e i suoi cani

fig.1 Il cielo osservabile a dicembre intorno alle h22 orientati a sud. La linea bianca in basso indica l’orizzonte, la gialla l’Eclittica e quella al centro l’Equatore celeste

Il Sole  è  in Ofiuco fino al 18 del mese quando passa, in Sagittario. Il 21 dicembre è il Solstizio di inverno, il giorno più corto che ci sia per il nostro emisfero, perché  il Sole è nel punto più basso dell’Eclittica; impropriamente si dice che il più corto sia il 13 dicembre, ma  in realtà a cavallo del 13  il Sole tramonta prima ma sorge un po’ prima.
Orientati verso Sud di sera, vediamo tramontare a ovest l’Acquario e a seguire verso Est troviamo la costellazione dei Pesci, l’Ariete, il Toro e i Gemelli. Orione è nel suo massimo splendore per tutta la notte.

Venere e Mercurio, vicini al Sole sono osservabili prima dell’alba; Saturno in congiunzione col Sole sarà osservabile dopo il 15 dopo il tramonto. Marte e Giove sorgono nella tarda notte.

Non perdiamoci il 3 dicembre la notte della super Luna.  Essa è infatti nel punto della sua orbita più vicina alla Terra , il perigeo, per cui sembrerà più grande di come siamo abituati a vederla e di fatto lo è di circa il 7% e più luminosa del 16%.

Orione, il  bel cacciatore

Osserviamo ora Orione e impariamo a distinguerlo nel cielo. Un quadrilatero di stelle con al centro   tre stelle in fila a rappresentare la cinta e in verticale sotto altre a rappresentare la spada.

Le quattro stelle del quadrilatero sono Betelgeuse,a, una supergigante rossa, variabile da mag.0 e 1,3, che dista  427 a.l., Bellatrix , g, di mag.1,6 a 994 a.l., Rigel, b, una supergigante azzurra   che con la sua magnitudine 0,1 è la settima stella in ordine di luminosità del cielo. e la più luminosa di Orione a 900 a.l  e Saiph, k, di mag.2. a 722 a.l.

Fig. 2 Orione

 

Fig. 3 Nebulosa Testa di cavallo, IC 434

Il trio di stelle della cintura poste su una linea a metà strada tra Betelgeuse e Rigel, sono Mintaka, Alnilam e Alnitak. Mintaka, vicinissima all’equatore celeste, è doppia   e Alnitak è tripla: per osservare la prima bastano piccoli strumenti, mentre la seconda è più difficile da separare poiché le  componenti sono molto vicine.

Partendo da Alnitak e andando verso sud, si estende la tenue nebulosa IC 434, su un lato della quale si trova la Horsehead Nebula (Nebulosa Testa di Cavallo), una nube di polveri oscure.. Ad occhio nudo è impossibile vederla, ma si cattura con foto a lunga esposizione

Fig.4.  La nebulosa di Orione, M 42

L’oggetto più celebre della costellazione è   la Nebulosa di Orione, una grande nube di gas e polveri   visibile anche ad occhio nudo. La nebulosa sembra essere tagliata in due parti, M42 e M43, da una striscia oscura denominata Bocca di Pesce, vicino alla quale, quasi nel cuore della nebulosa, si trova theta1 Orionis, una stella multipla che illumina i gas circostanti: questa stella è chiamata anche Trapezio, perché costituita da quattro stelle disposte   a trapezio. La Nebulosa di Orion ha un diametro di almeno 15 anni luce e dista da noi all’incirca 1300 anni luce. .Nella nebulosa si stanno ancora formando stelle.

 Sotto Orione, a Est,  Sirio , la stella più brillante del cielo di mag. -1,5, del Cane maggiore, costellazione formata  da un gruppo di stelle a forma di cane.  E’ una delle stelle più vicine al Sole a 8,7 a.l. E’ una stella bianca doppia, con una nana bianca come compagna SirioB.  Un altro gruppo di stelle.

A Est di Orione, sulla linea che congiunge Bellatrix e Betelgeuse,  due stelle rappresentano il Cane minore  di Orione; di esse la più luminosa è Procione di mag. 0,4, ottava del cielo per luminosità, una stella bianco-gialla distante 11,3 a.l., anch’essa molto vicina al Sole.

Nella mitologia Orione era un gigante abilissimo cacciatore, figlio di Poseidone:  così alto che riusciva a camminare sul fondo del mare tenendo la testa fuori dall’acqua. Di lui erano innamorate Artemide e Eos. Per la sua vanità fu punito da  Giunone e morì per la puntura di uno Scorpione, altra costellazione del cielo; per questo  le due costellazioni sono  da parti opposte del cielo e quando sorge l’una tramonta l’altra e viceversa.

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Le mappe del cielo sono  tratte da Skymap, software scaricabile in versione demo dal sito http://www.skymap.com

Crediti

Autore: Lucia Corbo. Docente di Scienze naturali ed esperta di didattica dell’Astronomia, ha collaborato con  varie riviste curando articoli, rubriche e  materiali multimediali. Per   il Miur ha curato il cd “Gli studenti fanno vedere le stelle” e con N. Scarpel il libro “Astronomia in rete”;  ha  promosso e coordinato  le prime edizioni delle Settimane dell’Astronomia per le scuole.   Ha tenuto molteplici corsi di aggiornamento sulla didattica delle Scienze e dell’Astronomia per insegnanti  e   corsi di Astronomia per studenti ed adulti, in presenza e on line.