Prendiamoci cura della Terra

La Luna, nostra compagna di viaggio

“Mi piace pensare che la Luna è lì, anche se io non guardo” (Albert Einstein)

Ricontrollai una volta in più i biglietti per il traghetto, lo zaino fotografico era pronto e caricato sulla macchina che mi avrebbe portato al porticciolo del piccolo paese di Anstruther, dal quale mi sarei imbarcato per l’isola di May. Finalmente avrei fotografato il Pulcinella di mare (Fratercula arctica) e la Sterna artica (Sterna paradisaea) che fino ad allora non avevo mai visto. Quando raggiunsi il porto trovai una situazione che non mi aspettavo e che, nello stesso tempo, mi fece vergognare di non averla prevista: le barche erano poggiate sul fondale ed il mare si era ritirato. Bassa marea. Sì, in Scozia le maree hanno dislivelli importanti, 6 metri in quel caso.

Pescherecci in secca per effetto della bassa marea in Scozia

La forza di gravità della Luna mi aveva giocato questo piccolo scherzo, ma nelle ore seguenti, aspettando il ritorno della marea, mi resi conto di come in alcune parti del mondo le comunità debbano adattarsi all’influenza del nostro unico satellite naturale. Le maree condizionano la loro vita. I pescherecci vengono messi in mare con mezzi meccanici perché non possono aspettare e il loro rientro in porto è scandito dal respiro del mare causato dalla Luna; anche gli orari dei battelli cambiano di giorno in giorno. In quelle ore di attesa provai un’emozione indescrivibile nel vedere il ritorno lento e inesorabile della marea.

Pescherecci messi in mare con mezzi meccanici
Il ritorno della marea

La Luna è la nostra compagna di viaggio, la nostra sentinella. E’ sempre con noi. Ruota intorno alla Terra e insieme alla Terra ruota intorno al Sole. Sempre insieme a noi, anche nel grande giro intorno al centro della nostra galassia (la Via Lattea), che come una gigantesca astronave ci porta a spasso nello spazio profondo. È stata importante per lo sviluppo della vita molto più di quanto pensiamo, ed è parte di noi.

Il rapporto Terra-Luna è molto profondo, possiamo considerarlo quasi un rapporto madre-figlia. Infatti, secondo l’ultima teoria dell’impatto, la Luna si è formata dopo un violento scontro avvenuto più di 4 miliardi di anni fa tra la Terra ed un altro corpo celeste, a cui è stato dato il nome di Theia (titanide della mitologia greca). Una parte dei detriti sono stati riassorbiti dalla Terra e una parte ha iniziato a ruotare in orbita intorno alla Terra, fino ad aggregarsi formando la Luna. Teoria questa avvalorata dagli studi geologici effettuati sui campioni riportati a terra dalle missioni spaziali; la dinamica dell’impatto è avvalorata dalla “firma chimica” dell’ossigeno presente nelle rocce, differente per la Terra, per Marte e per gli altri oggetti nelle nostre immediate vicinanze. Ma non per Terra e Luna.

Ma c’è dell’altro: le nostre giornate si allungano di un valore impercettibile per noi. Ai tempi dei Dinosauri il giorno durava 19 ore e la responsabile di tutto questo è proprio la Luna! Una volta il nostro satellite era molto più vicino e influenzava maggiormente il movimento della Terra sul proprio asse di rotazione. La legge di gravitazione universale ci dice che le parti più vicine che si attraggono creano rigonfiamenti delle componenti fluide rispetto alle parti più lontane. Questo si traduce nel fatto che mentre un corpo rallenta la sua rotazione, l’altro si allontana. La Luna si allontana da noi di 3,8 centimetri l’anno. Questo è l’effetto determinato dalle maree. Le maree creano attrito tra gli oceani, il fondo oceanico e i diversi strati della crosta terrestre che, dissipando energia, generano appunto il rallentamento della rotazione che la Terra compie su sé stessa.

La Luna e gli effetti delle maree sulle posizioni dei due corpi celesti.

Naturalmente anche la Terra ha influenzato la rotazione lunare, tanto da renderla sincrona: cioè il tempo che la Luna impiega a ruotare su sé stessa è lo stesso tempo che impiega a fare un giro intorno alla Terra, questo il motivo per cui noi vediamo sempre la stessa faccia della Luna rivolta verso di noi. Tutto questo cesserà quando anche la Terra girerà nello stesso tempo che la Luna le gira intorno; a quel punto la Luna sarà visibile soltanto da una parte dell’emisfero terrestre.

Senza la Luna quindi non ci sarebbero le maree, quei movimenti del mare che hanno portato alla formazione di zone umide e che hanno avuto un ruolo molto importante nel facilitare il passaggio della vita dal mare alla terra.

Veniamo ad un altro effetto importante che la Luna ha sulla Terra. Il nostro asse terrestre non ruota perfettamente su sé stesso, ma oscilla in modo lento e continuo, come farebbe una trottola verso la fine della sua corsa, e l’asta centrale non sarà perpendicolare al terreno, ma farà dei movimenti conici; questo effetto è dovuto alla non perfetta sfericità della Terra e all’interazione gravitazionale di Sole e Luna. Ma la Luna fa di più: con la sua gravità tende a raddrizzare e quindi a stabilizzare l’asse terrestre.

La Luna ha da sempre condizionato la vita dell’uomo. La periodicità delle fasi lunari ha portato alla prima idea del tempo: il mese lunare; lei infatti impiega poco più di 27 giorni a ruotare intorno alla Terra, ma la sua fase si ripete dopo circa 30 giorni, perché nel frattempo la Terra ha percorso una parte della sua orbita intorno al Sole, quindi il riallineamento avverrà con un po’ di ritardo.

LE FASI E I MESI LUNARI. Il mese sinodico è il tempo che intercorre tra un novilunio e quello successivo. Il mese siderale è invece l’intervallo di tempo che essa impiega a compiere un giro completo intorno alla Terra prima di tornare ad avere la stessa posizione che aveva tra le stelle fisse.

L’uomo ha fatto della luna la sua prima bussola per orientarsi (avete presente il detto “gobba a ponente luna crescente”?) Non solo, ha dato un grande impulso all’esplorazione spaziale da parte dell’uomo.

La Luna ci regala anche spettacoli astronomici incredibili, come le eclissi totali di Sole e di Luna. Le eclissi totali avvengono per un motivo molto semplice: la Luna è 400 volte più piccola del Sole, ma è anche 400 volte più vicina, quindi quando il sistema Terra Sole Luna è perfettamente allineato si possono verificare eclissi totali di Sole (fase di Luna nuova) o eclissi totali di Luna (fase di Luna piena). Ma come mai non si verificano ogni mese? Semplicemente perché il piano su cui giace l’orbita del moto di rivoluzione della Luna intorno alla Terra è inclinato di circa 5° rispetto a quello su cui giace l’orbita di rivoluzione della Terra intorno al Sole.

Inclinazione del piano dell’orbita del moto di rivoluzione della Luna intorno alla Terra, rispetto al piano dell’orbita di rivoluzione della Terra intorno al Sole.

Questo significa che la condizione di Luna nuova o Luna piena non è sufficiente a determinare un’eclissi; questa avviene soltanto quando i tre corpi sono sulla linea di intersezione dei due piani di rivoluzione (linea dei nodi). Ma quando questo si verifica ecco che rimaniamo tutti affascinati nel vedere quelli che io chiamo “panorami celesti mozzafiato”. Infine ricordiamo che, visto che la Luna si sta allontanando dalla Terra di circa 4 cm l’anno, in un lontano futuro questo porterà a non avere più eclissi totali.

Eclissi parziale di luna
Fasi di un’eclissi totale di Luna

In una serata di cielo sereno, guardiamo il “nostro” satellite con attenzione, magari con un binocolo: noteremo oltre alle formazioni dei crateri da impatto, zone più scure ricche di ferro (mari) e zone più chiare ricche di alluminio (terre), vallate e montagne, crateri dal fondo scuro e crateri con raggiere. Anche voi, come me, non vi stancherete mai di ammirarla e fotografarla.

Monti appennini Sono una catena montuosa che prende il nome dalla catena montuosa italiana. Lunga circa 600 km, contiene la montagna più alta della Luna. Il Monte Huygens, alto 5.500 metri circa. Il puntino rosso sull’immagine mostra il sito di allunaggio dell’Apollo15.
Cratere Plato E’ un cratere da impatto meteoritico, un impatto che ha fessurato la crosta e fatto fuoriuscire del magma incandescente che ha riempito il fondo del cratere ma non abbastanza da fuoriuscire dal bordo del cratere stesso. Il suo diametro è di 100 km circa.

La luna è veramente la nostra compagna di viaggio. Non va mai via. È sempre di guardia. Ogni giorno dà una versione diversa di sé stessa. A volte tenue e pallida, altre intensa e luminosa. La sua luce è stata un regalo caduto dal cielo. Prima del fuoco, degli attrezzi, del linguaggio, la Luna rischiarava il buio del mondo e calmava la paura degli uomini.

Crediti

Autore: Giancarlo Neccia è astrofilo e astrofotografo dell’associazione “La via delle Stelle” di cui è vicepresidente. Gestisce a livello tecnico l’osservatorio “La via delle stelle” di Montelanico (Roma) e l’osservatorio Maurizio Cassandra di Carpineto Romano (Roma) dotato di telescopio Marcon da 400 mm.