Prendiamoci cura della Terra

Il cielo di luglio

Il cielo osservabile a luglio ad una latitudine intermedia intorno alle h 22 orientati a sud. La linea in basso indica l’orizzonte, la gialla l’Eclittica e quella al centro l’Equatore celeste.

Il Sole  in Gemelli dal 21 giugno passa nel Cancro il 21 del mese,

Orientati verso Sud di sera, vediamo dopo il  tramonto lungo il  corso della notte, da Ovest a Est, come costellazioni eclitticali,    il Leone,  la Vergine,  la Bilancia, lo Scorpione, Ofiuco, il Sagittario, il Capricorno, i Pesci, l’Ariete e il Toro.

Ofiuco e il Serpente

Ofiuco è una   grande costellazione collocata a cavallo dell’Equatoriale celeste,   tra Ercole  a nord e lo Scorpione a sud.  Il Sole vi staziona tra il 30 novembre e il  18  dicembre,  è la 13° costellazione della Eclittica.

Ofiuco e il Serpente

Non ha stelle molto luminose ,  varie stelle sono doppie   (h,l,x, o, t  Ophiuchi); interessante è r Ophiuchi, una stella multipla,   costituita da due componenti di   magnitudine, 5 e 6 accompagnati da due stelle di   magnitudine 8 disposte in modo tale da disegnare una V,  visibile con piccoli telescopi; è inserita in una piccola nebulosa.

M10

Piccoli telescopi permettono anche di vedere la stella più vicina al Soledopo il sistema triplo di a Centauri, la stella di Barnard; dista 6 a.l. ed è una nana rossa di mag. 9,5 , situata nei pressi di Cebalrai e vicino a 66 Ophiuchi. E’ la stella con il più grande moto proprio pari a 10,3 secondi di arco all’anno.  Si ipotizza che   attorno alla stella di Barnard ruotino  dei piccoli pianeti terrestri.

Tra gli altri oggetti interessanti della costellazione ci sono un paio di ammassi aperti, entrambi visibili con il binocolo come: IC 4665,a N di beta,  con una ventina di stelle vecchio 36 milioni a. e distante oltre 1000 a.l. e più a E NGC 6633, con circa 65 stelle a 1600 a.l.; diversi ammassi globulari  tra cui spicca M10, di magnitudine 6.6, più a N c’è  M12 di   magnitudine 6. a 20.000 a.l.

M12

Serpente

La costellazione del Serpente ha una particolarità che la distingue da tutte le altre: pur essendo un’unica costellazione, è divisa in due porzioni distinte, separate da Ofiuco: a ovest si trova la testa del serpente, Serpens Caput, la parte più grande ed evidente; a est si trova la coda, Serpens Cauda.

Nella costellazione sono  presenti alcune doppie interessanti, tutte separabili con piccoli telescopi:  b,d,q,n Serpentis. Al confine con lo Scudo  c’è un ammasso stellare, M16, composto da una cinquantina di stelle, circondate da una splendida nube di gas incandescente, la  Nebulosa Aquila

M16

Vicino al confine con la Vergine,   si trova un bellissimo ammasso globulare,  M5 di magnitudine 6, visibile con modesti strumenti, con 500.000 stelle a 20.000 a.l.

M5

Mitologia  

La costellazione di Ofiuco  rappresenta Asclepio, il dio della medicina, figlio di Apollo. Asclepio fu educato dal centauro Chirone (rappresentato nella costellazione del Centauro) e divenne talmente abile nell’arte medica che riusciva non solo a guarire le malattie, ma anche a resuscitare i morti.

Un giorno Asclepio uccise un serpente percuotendolo con il suo bastone e vide arrivare un altro serpente, che  depose erba sul corpo di quello morto, facendolo tornare immediatamente in vita. Fu così che  Asclepio conobbe il segreto per resuscitare i morti. In cielo è raffigurato mentre tiene tra le mani un serpente (rappresentato dalla costellazione del Serpente).

Il dio dell’oltretomba, Ade, si lamentò con Zeus del fatto che Asclepio sottraeva, contro natura, le anime morte dal suo regno, allora  Zeus lo uccise  con un fulmine  e per ricompensa gli  donò  un posto tra le stelle.

La rappresentazione di Ofiuco e il Serpente nel catalogo di Hevelius

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Le mappe del cielo sono  tratte da Skymap, software scaricabile in versione demo dal sito http://www.skymap.com

Crediti

Autore: Lucia Corbo. Docente di Scienze naturali ed esperta di didattica dell’Astronomia, ha collaborato con  varie riviste curando articoli, rubriche e  materiali multimediali. Per   il Miur ha curato il cd “Gli studenti fanno vedere le stelle” e con N. Scarpel il libro “Astronomia in rete”;  ha  promosso e coordinato  le prime edizioni delle Settimane dell’Astronomia per le scuole.   Ha tenuto molteplici corsi di aggiornamento sulla didattica delle Scienze e dell’Astronomia per insegnanti  e   corsi di Astronomia per studenti ed adulti, in presenza e on line.