Prendiamoci cura della Terra

Il cielo d’estate

Il cielo osservabile in piena estate a una latitudine intermedia intorno alle h 22 orientati a sud. La linea in basso indica l’orizzonte, la gialla l’Eclittica e quella al centro l’Equatore celeste.

Il Sole che dal 14 maggio era in Toro passa in Gemelli il 21 giugno, giorno del Solstizio d’estate; ha raggiunto la massima altezza sull’orizzonte a mezzogiorno solare e da ora comincia a scendere lungo l’Eclittica, le ore di luce  cominciano a diminuire.  Solstizio  dal latino sol e sistere, sole che sembra fermarsi e tornare indietro lungo l’Eclittica versole posizioni di autunno inverno.

Orientati verso Sud di sera, vediamo da Ovest a Est dal tramonto al corso della notte, come costellazioni eclitticali,  il Cancro , il Leone,  la Vergine,  la Bilancia, lo Scorpione, Ofiuco,il Sagittario, il Capricorno, Pesci e Ariete.

Il Triangolo estivo si fa ammirare con le sue tre stelle Vega della Lira,Deneb del Cigno e Altair dell’Aquila.

Scorpione

Lo Scorpione tra Bilancia e Sagittario

E’ la costellazione attraverso cui il sole transita durante gli ultimi giorni di novembre. Si trova a sud di Ofiuco, la tredicesima costellazione che il Sole attraversa lungo l’Eclittica.Ha la forma di una S coricata con un triangolo di stelle che forma il pungiglione da una parte e un arco di stelle che formano le chele dall’altra.

Contiene numerose stelle brillanti, che la rendono una costellazione molto evidente: la stella principale è Antares (dal greco, “anti Marte, rivale di Marte”, per via del suo colore rosso che la fa assomigliare a questo pianeta). È una supergigante rossa davvero enorme: si stima che il suo diametro sia almeno trecento volte quello del nostro Sole. Oltre ad essere una variabile di lungo periodo, è anche una doppia, visto che ha una compagna azzurra di magnitudine 6, abbastanza difficile da vedere. Se fosse al posto del Sole arriverebbe fino a Marte.

La costellazione contiene molte altre stelle doppie. ζ e μ Scorpii sono due coppie di stelle bianco-azzurre agevolmente separabili ad occhio nudo come ω Scorpii, formata da una stella bianca e da una gigante gialla, osservabili a occhio nudo. Con  piccoli telescopi si  osservano β , ν  e ξ  Scorpii: quest’ultima è   costituita da ben quattro stelle connesse gravitazionalmente.

A NO di Antares un ammasso globulare a  M80 è a  36.00 a.l. Il 21 maggio  1860 in questo ammasso apparve una nova, T Scorpii. A SO di Antares un altro ammasso globulare, M4, distante solo 6.500 a.l., unico che Messier riuscì a risolvere.

M80

 

M4

Nella zona meridionale della costellazione, sotto Ofiuco   si trovano alcuni ammassi aperti interessanti. M6, formato da una cinquantina di stelle tra cui domina una gigante rossa di sesta magnitudine: è chiamato anche Ammasso Farfalla per via della sua forma caratteristica.

                            M6

M7

M7, un ammasso aperto largo e luminoso visibile ad occhio nudo. Sul suo bordo orientale c’è l’a.globulare NGC 6543, mentre all’interno c’è  una nebulosa planetaria. NGC 6231, un ammasso aperto composto da circa 120 stelle, in gran parte di sesta magnitudine: eccellente da osservare con un binocolo, a 6200 a.l.

NGC 6231

 NGC 6302, è una bella nebulosa planetaria detta Nebulosa farfalla  dista 3392 a.l.

NGC6302

Mitologia  

La costellazione rappresenta lo scorpione che Artemide mandò a pungere Orione per punirlo della sua superbia.

Sorge a est quando Orione tramonta a ovest e viceversa. Per i Greci questa costellazione si estendeva anche nella zona oggi occupata dalla Bilancia, che rappresentava le chele dello scorpione: furono i Romani, nel I secolo avanti Cristo, a disegnare la nuova costellazione e a ridimensionare così quella dello Scorpione.

 

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Le mappe del cielo sono  tratte da Skymap, software scaricabile in versione demo dal sito http://www.skymap.com

Crediti

Autore: Lucia Corbo. Docente di Scienze naturali ed esperta di didattica dell’Astronomia, ha collaborato con  varie riviste curando articoli, rubriche e  materiali multimediali. Per   il Miur ha curato il cd “Gli studenti fanno vedere le stelle” e con N. Scarpel il libro “Astronomia in rete”;  ha  promosso e coordinato  le prime edizioni delle Settimane dell’Astronomia per le scuole.   Ha tenuto molteplici corsi di aggiornamento sulla didattica delle Scienze e dell’Astronomia per insegnanti  e   corsi di Astronomia per studenti ed adulti, in presenza e on line.