Prendiamoci cura della Terra

Spazi ecotonali

Ecotonal spaces

Spaziecotonali: gli spazi di cui la Natura si serve per collegare ecosistemi diversi, gli spazi che esprimono caratteristiche nuove e che stimolano la selezione a dare origine a nuove specie.

Il Green World Cafè (GWC), gradevole spazio di discussione, partendo dalla definizione classica, estende l’idea della zona di connessione fra sistemi ecologici alle espressioni culturali umane nate dal pensiero organizzato di donne e uomini che abitavano territori diversi. La cultura diventa così un modo di rappresentare e vivere un territorio.

I diversi sguardi che concorrono allo svolgimento del GWC #spaziecotonali: habitat, idee, culture desiderano essere un punto di partenza per una ricerca che, a partire dagli spazi fisici, tenta di individuare alcuni spazi culturali che connettono e generano nuove forme di pensiero.

Gli eventi estremi e catastrofici che si sono abbattuti sui nostri territori negli ultimi tempi, così come avviene da anni, non sono accaduti a caso, ma sono la diretta conseguenza di secoli di gestione impropria e consumo dei territori e delle loro risorse, che testimoniano una perdita progressiva delle relazioni uomo-ambiente.

Il Green World Cafè #spaziecotonali: habitat, idee, culture, espressione del Progetto culturale nomade Noi e il pianeta, organizzato in due edizioni  a Oristano – Torregrande e a Cagliari, si propone di attivare gruppi di cittadini che, attraverso esperienze piacevoli e stimolanti, riescano a capire in modo profondo il loro sistema abitativo e cerchino, per il futuro, di affrontarne le problematiche e valorizzarne il valore attraverso attività e comportamenti consapevoli e positivi.

 

 

Il primo incontro #spaziecotonali: habitat,idee,culture – Green World Café si è svolto a Torregrande il 16 novembre 2018.

L’evento è stato organizzato con il supporto dell’Associazione Residenti Torregrande, LIPU Sardegna, AFNI e M.A.S.C.I., il sostegno del Comune di Oristano e lo sponsor di FormulAmbiente, azienda che gestisce a Oristano la raccolta dei rifiuti; hanno inoltre contribuito all’organizzazione del buffet Naturasì, prodotti biologici di Oristano e Testa Santina con la fornitura di stoviglie compostabili.

Saluti di Maria Beatrice Lupi e Gianni Senes

L’incontro si è aperto con i saluti di Maria Beatrice Lupi e del vicepresidente dell’Associazione Residenti Torregrande Gianni Senes, cui è seguito l’intervento del responsabile della FormulAmbiente dott. Giulio Gardu.

L’Assessore all’Ambiente del Comune di Oristano Gianfranco Licheri ha portato i saluti dell’Amministrazione e del Sindaco impossibilitato a partecipare. Maria Beatrice Lupi ha poi introdotto l’argomento di discussione, mentre Gabriele Pinna ha illustrato la metodologia che sarebbe stata adottata nel corso della discussione.

L’interesse del pubblico presente

Il secondo incontro #spaziecotonali: habitat,idee,culture – Green World Café si è svolto invece  a Cagliari presso la MEM Mediateca del Mediterraneo il 30 Novembre 2018.

L’evento è stato organizzato con il supporto della Cooperativa Diomedea CEAS AMP Capo Carbonara, dell’Area Marina Protetta  Capo Carbonara, della Regione Sardegna, del Comune di Villasimius , del Comune di Cagliari e della MEM e con il patrocinio dell’Orto Botanico di Cagliari e del Progetto RES MARIS. Hanno collaborato AFNI, LIPU Sardegna, M.A.S.C.I. e Alkimissa.

Anna Lacci, Presidentessa di Earth Gardeners e Fabrizio Atzori Direttore AMP Capo Carbonara hanno portato i loro saluti agli intervenuti, mentre  Silvia Cardia  rappresentante  della Cooperativa Diomedea che gestisce il CEAS  AMP Capo Carbonara ha illustrato  “Il Decalogo del CEAS AMP Capo Carbonara: un percorso educativo condiviso verso la fruizione sostenibile delle spiagge e del mare”  per uno scambio di buone prassi e condivisione.

Saluto del direttore AMP Capo Carbonara Fabrizio Atzori

Elisabetta Pirodda in rappresentanza di Earth Gardeners ha quindi introdotto  il progetto culturale nomade #spaziecotonali: habitat,idee,culture.

La metodologia di lavoro  è stata infine illustrata da Lina Podda,  Presidentessa della Cooperativa Diomedea – CEAS  AMP Capo Carbonara.

Intervento di Anna Lacci

Agli incontri  hanno partecipato numerose persone con l’attivazione di tavoli di discussione che hanno dato vita a momenti di confronto e scambio di idee con grande spirito collaborativo, suscitando molta curiosità e interesse.

Gli intervenuti si sono confrontati sui seguenti temi:

1^ domanda: Archetipi e modalità di aggregazione diversi: come individuare e condividere nuovi #spaziecotonali di pensiero?

2^ domanda: Lettura critica del territorio: quali strategie, quali azioni possibili per generare nuove forme culturali?

Maria Grazia Satta ha coordinato i lavori ai tavoli nell’incontro di Torregrande, Lina Podda  nell’incontro di Cagliari.

Momenti di discussione
Lo scambio di idee si anima
Discussione e confronto ai tavoli

Al termine, si sono focalizzati alcuni aspetti che i diversi tavoli di discussione hanno ritenuto centrali per dare risposta ai quesiti posti:

Nel corso dei secoli il rapporto uomo ambiente è cambiato alterando gli equilibri necessari  a garantire la sostenibilità del nostro sviluppo, anche se negli ultimi anni, in alcune fasce di cittadini, è presente una maggiore attenzione alle problematiche ambientali.

Spesso si ritiene che i problemi che riguardano la salvaguardia dell’ambiente siano troppo grandi per i singoli cittadini, senza pensare però che i piccoli gesti sono importanti e che tutto deve ripartire da noi. Dobbiamo invece cominciare a pensare che anche noi siamo parte dei territori e che se rivolgiamo maggiore attenzione all’ambiente, non rispettiamo soltanto l’ambiente stesso, ma anche e soprattutto noi e la nostra sopravvivenza.

È importante quindi il coinvolgimento dei semplici cittadini in momenti di discussione come questi, così come la ricerca di nuovi spazi e momenti di confronto e forme di comunicazione più efficaci, nonché una maggiore informazione e formazione anche ai diversi livelli istituzionali.

Occorrono inoltre grandi visioni che vadano oltre l’orizzonte limitato del proprio territorio, costruzione di reti tra associazioni, cittadini e istituzioni e sviluppo di nuovi modelli  economici, commerciali e soprattutto sociali.