Prendiamoci cura della Terra

Tre proposte, tre temi diversi eppure vicini

 

Iniziamo la nostra rubrica con tre proposte assai diverse, ma tutte vicinissime al nostro modo di essere Earth Gardeners.

Il primo volume, di Mario Tozzi, riflette da vicino la nostra filosofia dell’earthgardening. L’Autore ci parla di come e quanto il nostro rapporto col Pianeta e le sue fenomenologie sia la vera causa delle catastrofi che ci colpiscono.

Il secondo volume è stato scelto per due motivi: cominciare con Dacia Maraini, la più grande scrittrice italiana vivente, e fare un omaggio ai boschi della Marsica, teatro del romanzo, devastati dagli incendi di questa terribile estate di fuoco e di fuochi.

La terza proposta riguarda le persone giovani di tutte le età, le persone che amano i viaggi e l’avventura, le persone che amano conoscere i luoghi e i loro abitanti senza la mediazione del commercio delle finte emozioni. Conoscenza che arricchisce l’anima e le idee di chi la pratica.

Mario Tozzi
Paure fuori luogo
Perché temiamo le catastrofi sbagliate

2017   Giulio Einaudi editore pag. 232
ISBN 9788806233396

2017   Giulio Einaudi editore
eBook pag.232
ISBN 9788858425985

Possiamo ragionevolmente salvarci dalle paure immotivate semplicemente attraverso la conoscenza scientifica di base, l’esercizio della memoria e assumendo comportamenti armonici con il pianeta per evitare le conseguenze catastrofiche degli eventi naturali. Così potremmo rivolgere magari le nostre attenzioni ai veri problemi che il terzo millennio mette di fronte ai sapiens e che sono in larghissima parte determinati esclusivamente da noi umani e dalla nostra particolarità, unica rispetto agli altri viventi, quella di vivere per accumulare.” 

Mario Tozzi, per “mestiere” conoscitore degli eventi geologici che interessano il Bacino del Mediterraneo, per passione divulgatore e per virtù proprie affabulatore, in questo libro va al fondo delle nostre paure collettive, dalle alluvioni agli asteroidi, dalle eruzioni vulcaniche alle epidemie, con speciale attenzione ai terremoti, drammaticamente attuali, dimostrandoci come siamo noi uomini che trasformiamo in tragedia gli eventi naturali dei territori che abitiamo e che dovremmo conoscere da millenni.

L’Autore fa una analisi lucida ed esatta della paura, dimostrando come l’ignoranza sia il primo motivo per cui abbiamo paura quando non dovremmo e non ne abbiamo quando dovremmo averne.

Solo un’informazione precisa e puntuale potrebbe salvarci dalla paure immotivate e spingerci a prestare attenzione ai veri problemi di oggi: cambiamento climatico, fine delle risorse, consumo del territorio, ecc.

La tesi più originale e attendibile che Mario Tozzi esprime, dopo quelle del Diluvio e dell’isola di Atlante di cui aveva scritto in precedenti volumi, è quella per cui le catastrofi non ci fanno solo paura, ma in fondo ci attraggono, perché la vita sulla Terra, l’umanità e tutto quello che adesso compone i nostri paesaggi sono nati da eventi catastrofici.

L’unico “difetto” del volume è che la piacevolezza della scrittura possa distrarci dalle problematiche vere e a volte drammatiche di cui parla. Raccomandiamo quindi di dare più retta al Tozzi esperto che al Tozzi affabulatore!

Dacia Maraini
Colomba

pp. 373, Brossura
EAN: 9788817016766
Rizzoli libri
EPUB con DRM
1,93 MB
EAN: 978885861941

Arrivata in cima al monte Triollo, si ferma per riprendere fiato. Il cielo nel frattempo si è aperto. Il panorama si allarga attorno a lei come un grande teatro: davanti, il telo dipinto del monte Marsicano, coi suoi dorsi ampi e misteriosi, bianco argento sull’azzurro dell’orizzonte. A sinistra, la quinta del monte Palombo che nasconde in parte la cima di Pietra Gentile. A fianco, sulla destra, il monte delle Vitelle, lì dove l’impianto da sci porta i ragazzi dalle tute sgargianti che corrono su e giù per le piste. Dietro il primo piano di cime boscose altre quinte che fanno intravedere le punte splendenti del monte della Gatta, il picco della Rocca, il monte Pietroso e più defilato, di sguincio, il monte Tranquillo. Un anello sfavillante contorna un palcoscenico dal pavimento candido su cui adesso si muoveranno gli attori. Ma chi?

 Un personaggio ha bussato alla porta della donna dai capelli corti. Ha battuto le nocche timidamente, è entrato senza far rumore.

Il ‘personaggio’ entra nella testa della scrittrice avviando un romanzo di sapore pirandelliano per parlarle di una famiglia poverissima emigrata dal Sud nei primi del Novecento, di un soldato morto sul Carso durante la Prima guerra mondiale, di un figlio clandestino e di una bambina difficile, di un Pietr’n padre e di un Pietr’n figlio che emigra in Australia per odio verso il fascismo. Ma ora siamo in Abruzzo, nel 2002. La figlia di Pietr’n è diventata nonna e dedica le sue giornate alla ricerca di Colomba, la nipote scomparsa. Ogni mattina Zaira setaccia i boschi delle montagne abruzzesi mentre cerca una soluzione nell’ordito dei ricordi. Così, in quella nipote persa finisce per cercare tutte le persone scomparse nel passato. Con l’aiuto della ‘donna dai capelli corti’, una scrittrice che vive tra le montagne d’Abruzzo, Zaira riannoda i tanti fili della memoria.

Romanzo epico e corale nel quale le voci di due donne dapprima si alternano contendendosi la scena, poi si sovrappongono e una scivola sull’altra. Chi intreccia questa storia di storie lunga un secolo? E dov’è finita Colomba, dissolta nei misteri del bosco? Forse ha ragione un cacciatore che passa: “Una donna sola non dovrebbe andare per boschi”.

Hugo Pratt
Corto Maltese  Una ballata del mare salato

2012  Rizzoli Editore
pp 196  Rilegato
EAN:978881705525

Sono l’Oceano Pacifico e sono il più grande di tutti. Mi chiamano così da tanto tempo, ma non è vero che sono sempre calmo. A volte mi secco e allora do una spazzolata a tutti e a tutto. Oggi per esempio mi sono appena calmato dall’ultima arrabbiatura. Ieri devo aver spolverato via tre o quattro isole e altrettanti gusci di noce che gli uomini chiamano navi…

E’ il 1° novembre del 1913, giorno di tutti i santi, quando un catamarano salva dalle onde un uomo legato a una zattera. Il naufrago, ridotto in questo stato dall’ammutinamento del proprio equipaggio, è Corto Maltese; il salvatore, incredibile a dirsi, è il pirata pazzo Rasputin. E l’Oceano ha portato a bordo anche i giovani Cain e Pandora Groovesnore che i pirati coinvolgeranno nella più indimenticabile delle avventure di mare.

La storia, un fumetto fatto di cannoniere tedesche, isole misteriose e popolazioni cannibali, si svolge all’alba della Prima Guerra Mondiale, al largo delle acque melanesiane nel Pacifico del Sud.

Nella realtà è il 1967, quando dalla penna di Hugo Pratt Corto Maltese parte per le sue avventure che lo vedranno solcare i mari di tutto il mondo. Corto viaggerà tanto, se la Ballata è ambientata in Melanesia, nelle isole a nord dell’Australia, le altre vicende lo vedranno nella Guyana francese, sopra il Brasile, per poi scendere a Bahia e poi e poi…

‘Una ballata del mare salato’ resterà un classico senza tempo della letteratura disegnata perché rappresenta quelle odissee di cui ognuno vorrebbe essere protagonista.